Si è presentata in un fuorinonda ma non avevo sentito. Faceva bene ad andare a Brescia e ai Campi Flegrei

«Ieri non ho sentito le cose dette dalla premier, ho sentito solo quando si è avvicinata a me per dire ‘presidente come sta?’, Infatti ho risposto “sto bene in salute e benvenuta qui’, poi ho appreso nel pomeriggio dai social della performance che era cominciata qualche metro prima, ma non avevo sentito sinceramente». E’ quanto detto dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il meeting dei Grandi Ospedali tra Intelligenza artificiale e sostenibilità all’ospedale Cardarelli di Napoli, a proposito della frase che è stata pronunciata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni prima di stringergli la mano all’inaugurazione del centro sportivo ‘Pino Daniele’ a Caivano (Napoli). “Ho appreso dai social della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al Presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto. In ogni caso ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità e noi non possiamo che concordare ovviamente”, ha concluso De Luca.
«Ieri mi sarei aspettato innanzitutto una visita a Brescia. Una data simbolo per il nostro Paese, perché i campetti di Caivano si possono inaugurare in qualunque momento. Quell’anniversario no, quindi sarebbe stato doveroso innanzitutto andare a Brescia a rendere omaggio ai caduti, a riconfermare l’impegno contro il neofascismo che ha tormentato l’Italia per decenni, tanto per cominciare», ha detto ancora De Luca alla domanda dei cronisti se il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avrebbe dovuto far visita ai Campi Flegrei, dopo le scosse bradisismiche. Il presidente della Regione Campania ha aggiunto, tornando sulle parole di ieri della presidente del Consiglio a Caivano: “L’unico insulto che c’è stato nella vita politica di questo Paese è quel comunicato della Meloni che offendeva 550 sindaci che erano a Roma per protestare contro il blocco delle risorse e che combattevano per aprire i cantieri e creare lavoro. Ma l’opinione pubblica nel nostro Paese è interessata più del cabaret, delle parole, dei fuorionda, delle scemenze che delle questioni sostanziali”, ha spiegato De Luca. “Il problema sostanziale è che allora è cominciata una deriva democratica nel nostro Paese. Non si è mai visto un governo che oltraggia 550 sindaci, che chiude le porte dei Ministeri, che se ne scappa e si rifiuta di ricevere anche una delegazione. Quello è l’insulto vero di cui non ha parlato nessuno e di cui io parlerò fra qualche giorno, ricostruendo tutte le vicende, se non altro per far maturare una coscienza democratica e per svegliare un Paese che mi sembra un po’ narcotizzato, che non ha capito”.