La longevità “appartiene” ai giovani: cresce il consumo di “elisir di lunga vita” tra gli under 35

L’azienda italiana SIRTLife tra i protagonisti del Milan Longevity Summit, evento che fino al 27 marzo riunisce le più importanti personalità mondiali esperte di longevità.

Milano, 28 marzo 2024 – Può sembrare controintuitivo ma la longevità appartiene ai giovani, cioè a coloro che hanno decine e decine di anni di vita davanti. Almeno secondo un’indagine presentata al Milan Longevity Summit, evento internazionale dedicato alla longevità che si è chiuso ieri. La ricerca, promossa da SIRTLife, ha scoperto che tra i consumatori di integratori della longevità 1 su 3 ha meno di 35 anni d’età. “Il crescente interesse che i giovani mostrano verso la longevità riflette perfettamente quanto emerso con chiarezza negli ultimi 10 anni di ricerca scientifica sull’argomento”, spiega Marco Menichelli, ceo di SIRTLife. “Oramai è dimostrato che l’invecchiamento è una malattia, una sorta di cancro, quanto più gli permettiamo di danneggiare il nostro organismo tanto più è difficile ‘riparare’ ai danni che causa. Quindi prima agiamo per contrastare attivamente il processo di invecchiamento – continua – maggiori sono le chances si rallentarlo e addirittura invertirlo”.
Con il giusto stile di vita e un’integrazione mirata è dunque possibile “hackerare” il nostro organismo, riportando indietro le lancette dell’orologio biologico. Questo significa che se sulla carta d’identità si hanno 35 anni d’età, biologicamente se ne possono avere 25. O se sono già passati 50 compleanni, per il nostro organismo è come se ne fossero trascorsi solo 35 o 40. “L’invecchiamento è una condizione per gli esseri umani ineluttabile, è vero. Ma oggi la scienza ci dice che possiamo fermarlo, rallentarlo, procrastinarlo”, sottolinea Menichelli. “Numerose evidenze scientifiche infatti, promulgate anche da illustri scienziati come Camillo Ricordi, David della Morte Conosci, David Sinclair, indicano che la longevità è determinata solo per il 15% dalla genetica, il restante l’85 % è invece influenzato da fattori epigenetici modificabili”, aggiunge.
SIRT500 Plus rappresenta dunque uno strumento utile per manipolare e in qualche modo “piegare” il tempo, riducendo gli effetti dell’invecchiamento sull’organismo. SIRT500 è un potente mix di molecole naturali, tra cui polidatina, pterostilbene, onochiolo, acido ellagico, zinco ed altri minerali e vitamine, che agendo sinergicamente attivano le sirtuine, proteine che hanno una forte azione antinfiammatoria e antiossidante che ha importanti ricadute sull’organismo. “Diversi studi scientifici condotti sul nostro composto, e pubblicate su riviste internazionali ad alto ‘impact factor’, hanno dimostrato in vitro e in vivo che SIRT500 Plus migliora il metabolismo e rallenta l’invecchiamento”, spiega Menichelli. “Questo significa che il nostro composto, l’unico vero ‘attivatore delle sirtuine’ in commercio, favorisce il rinnovamento cellulare, migliora i tempi di recupero, la resistenza allo stress e rinforza le difese immunitarie”, aggiunge.
L’eterogeneità degli effetti di SIRT500 Plus ha portato SIRTLife a sviluppare una serie di altri prodotti che, pur favorendo la longevità, sono realizzati per stimolare specifici meccanismi biologici. “Come LIPO che, secondo un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell Press, si è dimostrato in grado di trasformare il grasso bianco, quello ‘cattivo’, in grasso ‘bruno’ cioè in quello “buono”, il combustibile che il nostro organismo brucia per produrre energia”, spiega Menichelli. “In sostanza, con LIPO si favorisce il dimagrimento sano che, a sua volta, ha effetti beneficia anche sulla longevità”, aggiunge.
Ma attenzione: l’obiettivo di SIRTLife non è solo la longevità, ma è quello di aumentare gli anni di vita in buona salute. “Chi vorrebbe vivere fino a 120 anni, tra sofferenze e invalidità?”, domanda retoricamente Menichelli. “La vera longevità su cui puntiamo è quella sana, che ci fa vivere di più e con una qualità della vita accettabile”, aggiunge.
L’interesse di SIRTLife si inserisce in un mercato molto vivace e che peserà sempre di più sul PIL globale. La Bank of America (BOFA) stima che il valore dell’industria globale dedicata alla longevità ammonterà a circa 610 miliardi di dollari entro il 2025. Attualmente, il mercato si aggira sui 110 miliardi di dollari, mentre il tasso di crescita annuale è del 28%. “Quello che abbiamo fatto è semplicemente intercettare un bisogno e un desiderio crescenti, che coinvolgono sempre di più la popolazione giovanile, oggi più attenta a costruirsi un futuro più lungo e più sano possibile”, conclude Menichelli.