Sicurezza alimentare, sequestrate 20 tonnellate di alimenti importati dalla Cina. Ciro
Verdoliva: «Serviranno giorni per definire le principali infrazioni amministrative o penali.
Non escludiamo l’attivazione del Rapid Alert System Safety For Food and Feed».
«Può essere certamente definita come tra le la più imponenti operazioni che la nostra ASL abbia mai
realizzato a garanzia della sicurezza alimentare». Non ha alcun dubbio il direttore generale dell’ASL Napoli
1 Centro, Ciro Verdoliva, nel descrivere il lavoro portato a termine dalle donne e dagli uomini dell’Area
Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione nella giornata di sabato 11 novembre. Sotto la lente del personale
ASL le aree tra Gianturco e corso Novara, con 23 dirigenti veterinari, 6 tecnici della prevenzione e 4 tecnologi
alimentari a lavoro per ispezionare 5 rivendite e altrettanti depositi annessi. Un lavoro che ha portato al
sequestro preventivo di 20 tonnellate di prodotti alimentari di varie tipologie, prevalentemente confezionati
(essiccati, trasformati, congelati), tra i quali: carni e prodotti a base di carne, prodotti della pesca e
dell’acquacoltura, prodotti a base di latte e persino matrici alimentari non identificate. «I nostri tecnici –
prosegue Verdoliva – hanno dovuto fare un lavoro enorme, per ogni diversa tipologia di prodotto sono state
riscontrate una o più irregolarità rispetto ai cogenti obblighi informativi verso i consumatori, o agli obblighi
di rintracciabilità e di igiene». Tra le irregolarità e le manomissioni maggiormente riscontrate: assenza di
informazioni comprensibili (esclusivamente in lingua cinese), presenza di etichette aggiunte alle confezioni
con informazioni in lingua italiana, ma incomplete e discordati da quelle originali in lingua cinese
(particolarmente critico lo sviamento sulle indicazioni degli allergeni). Molti prodotti sono inoltre risultati
privi di qualsiasi etichetta e documentazione, privi di idonea documentazione di rintracciabilità, alcuni affetti
da carenze igieniche e in cattivo stato di conservazione. I tecnici del Dipartimento di Prevenzione hanno
inoltre il forte sospetto che per molti prodotti ci siano irregolarità riconducibili al divieto di importazione di
matrici alimentari di origine animale; matrici che, per alcuni prodotti, non sono risultate riconoscibili né
dall’aspetto né dalle informazioni in lingua cinese. «L’attività condotta ieri – conclude Verdoliva – nasce
proprio dal sospetto di “circolazione e smercio di alimenti truccarti”, emerso nel corso di controlli ordinari
portati a termine presso esercizi commerciali a vocazione etnica. Purtroppo, l’operazione di controllo di ieri
conferma questi sospetti e ci spinge a credere che esista una diffusa pratica di “mascherare” gli alimenti di
origine animale (di cui è vietata l’importazione dalla Cina) con l’applicazione di nuove etichette in lingua
italiana, ma con false traduzioni delle informazioni originali in lingua cinese». Prodotti di origine animale
diventano così snack salati a base di grano o simili. Per smascherare questo mercato illegale sono state
necessarie settimane di preparazione, durante le quali sono stati realizzati anche accertamenti analitici di
laboratorio che hanno confermato la presenza di alimenti vietati di origine animale nei prodotti
commercializzati sotto false apparenze.
Serviranno giorni per completare le operazioni di catalogazione e verifica degli alimenti sottoposti a sequestro
preventivo, così come per proseguire le indagini che confermeranno o cancelleranno i sospetti di importazione
illegale. Un lavoro certosino che servirà anche a definire le prevalenti infrazioni – penali o amministrative – e
gli esatti provvedimenti consequenziali, compresa l’eventuale attivazione del sistema RASFF (Rapid Alert
System Safety For Food and Feed) per la notifica di “informazione per attenzione” a tutti i paesi membri
dell’Unione Europea.
Le operazioni di controllo andranno avanti senza sosta con l’obiettivo di tutelare la salute e garantire il rispetto
di tutte le normative esistenti, in sinergia con gli altri organi competenti, così da rendere sempre più efficaci
e approfondite le verifiche. Un’azione, non dimentichiamolo, che tutela anche i tantissimi esercenti che
rispettano le regole e che sono vittime di una concorrenza sleale
Da parte del Direttore Generale Verdoliva anche il ringraziamento «a tutti gli operatori che hanno contribuito
a rendere più sicura l’offerta di generi alimentari e ristorazione ai cittadini e turisti che frequentano le nostre
città e alle Forze dell’Ordine che da sempre garantiscono – nel corso della attività – l’ordine pubblico
permettendo a tutti gli operatori in campo di svolgere i propri compiti in un clima sereno e protetto».