Il Ministero della Salute si è immediatamente attivato per dare attuazione all’impegno del Governo, annunciato dal Ministro Tajani, per accogliere e garantire tutte le cure necessarie al piccolo Adam, l’ultimo dei 10 figli della dottoressa di Gaza Alaa Al-Najjar. Gli uffici del Ministero hanno fornito la massima collaborazione per l’individuazione della struttura sanitaria dove prendere in cura Adam, come già accaduto in passato con altri bambini palestinesi. In attesa di comunicazioni da parte della Farnesina che sta verificando la fattibilità dell’operazione, il Ministero della Salute ha già acquisito la disponibilità dell’Ospedale Bambino Gesù ad accogliere Adam e quella delle strutture ospedaliere romane pronte ad assicurare le cure necessarie al papà del piccolo paziente.
Ma intanto si mobilita anche l’associazione italiana ospedali pediatrici
Unico figlio sopravvissuto della pediatra Alaa Al-Najjar in un raid a Gaza. L’Associazione ospedali pediatrici italiani (AOPI), presieduta da Rodolfo Conenna manager del Santobono. “Siamo disponibili ad accogliere e curare il piccolo Adam in una delle nostre strutture. Rilanciamo la disponibilità ad accogliere quanti più bambini possibili.
L’Associazione ospedali pediatrici italiani (AOPI), riunisce le principali strutture ospedaliere pediatriche di Italia (oltre al Santobono Pausilipon di Napoli, IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, Presidio Pediatrico Regina Margherita AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, IRCCS Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, IRCCS Istituto per l’Infanzia Burlo Garofalo di Trieste, Presidio Pediatrico “Salesi” di Ancona, Presidio Pediatrico “Ospedale dei Bambini” ASST Spedali Civili di Brescia, Presidio Pediatrico “Di Cristina” Arnas Civico-Di Cristina-Benfratelli di Palermo, Presidio Pediatrico Giovanni XXIII AO Policlinico di Bari, Presidio Pediatrico “Ospedale Infantile” AO SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, Dipartimento Salute Donna e Bambino AOU di Padova, IRCCS Policlinico Ospedaliero Universitario di Bologna, Dipartimento Materno-Infantile AO G. Martino di Messina, Ospedale Materno Infantile Filippo del Ponte ASST dei Sette Laghi Polo Universitario di Varese, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano), e sta costantemente monitorando quanto accade nella Striscia di Gaza. Dopo l’appello delle ultime ore ad accogliere e curare in Italia il piccolo Adam, unico figlio sopravvissuto della pediatra Alaa Al-Najjar dell’ospedale “Nasser” di Khan Jounis, nel sud della striscia di Gaza che, in un raid, ha perso altri nove figli.
l’AOPI, nel raccogliere il disperato appello, ha dunque ufficialmente comunicato la propria piena disponibilità ad accogliere e prendersi cura, fin da subito, del piccolo Adam, che ha riportato ustioni gravissime e ferite su tutto il corpo, garantendogli le migliori cure mediche e il supporto necessario in un ambiente sicuro.
“Nessun bambino deve essere privato del diritto alle cure, la loro salute è una priorità assoluta. Siamo pronti ad accogliere Adam e rilanciamo la nostra disponibilità ad accogliere quanti più bambini possibile all’interno delle nostre strutture associate, i nostri ospedali sono pronti a fare la loro parte”, conclude Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon e presidente di AOPI.