
A Paolo Siani, primario di pediatria dell’ospedale Santobono di Napoli e già vicepresidente della Commissione Infanzia e adolescenza della Società scientifica è stato attribuito il prestigioso riconoscimento di Maestro di Pediatria in occasione della Cerimonia inaugurale dell’80° Congresso della Società Italiana di Pediatria in corso a Napoli. “Non se sono stato un maestro ma ne ho avuti tanti eccellenti che mi hanno insegnato la pediatria, la clinica, il ragionamento diagnostico – ha sottolineato il pediatra napoletano – ho imparato e appreso da tutti loro e da coloro con cui ho lavorato in questi anni, dai miei colleghi, dalle mie colleghe, dalla mia caposala. Ognuno di loro mi ha arricchito. Io ho cercato di trasmettere l’amore per la Pediatria. L’importanza dell’accoglienza ai nostri piccoli pazienti e alle loro mamme. Ho provato a rendere l’ospedale un luogo accogliente e allegro. Credo che oggi essere un maestro va ben oltre il semplice ruolo di insegnante o trasmettitore di conoscenze. Significa essere una guida, un esempio, un punto di riferimento umano ed etico in un mondo che sta rapidamente cambiando. Non so se sono stato un buon maestro ma mi sono battuto in Parlamento per i diritti dei bambini e delle bambine in tutti i contesti in cui ho lavorato e in Parlamento. Grazie al Presidente e al Direttivo SIP e a chi ha pensato a me per questo titolo che mi riempie di gioia e che considero l’inizio e la spinta a realizzare tante altre attività a favore dell’infanzia”.
E proprio della comunità scientifica dei pediatri riuniti a Napoli viene un moto di vicinanza e di solidarietà appello per i bambini di Gaza sottoposti a sofferenze e bombardamenti di Israele, a un anno e mezzo dall’eccidio terroristico del 7 ottobre di Hamas. “Esprimiamo la nostra profonda solidarietà a tutti i bambini vittime della guerra: a quelli di Gaza, ma anche a quelli ucraini, molti dei quali deportati, e ai più di 400 milioni di bambini che oggi vivono in aree teatro di conflitto. Non potevamo non dedicare questo Congresso a loro, a tutti i piccoli che soffrono e a cui sono negati i diritti fondamentali, a partire dal diritto alla salute e alla vita”.
Con queste parole, seguite da un minuto di silenzio, il presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), Rino Agostiniani, ha aperto a Napoli i lavori dell’80° Congresso nazionale della Sip, in programma fino al 31 maggio con la partecipazione di oltre 2.000 pediatri da tutta Italia.
L’infanzia, ricorda la Sip, deve essere sempre considerata al riparo dalla violenza e dalla privazione. “Come pediatri – ha aggiunto Agostiniani – abbiamo il dovere non solo di curare, ma anche di alzare la voce quando i diritti dei bambini vengono violati. Restare in silenzio di fronte a ciò che sta accadendo significherebbe rinnegare la nostra missione. Chiediamo a tutte le istituzioni nazionali e internazionali di fare ogni sforzo per proteggere i bambini e garantire loro un presente dignitoso e un futuro possibile”.
Investire oggi nella salute dei bambini significa costruire un Paese più sano, più giusto e più sostenibile. È questo il messaggio che proviene dal Congresso nazionale dei pediatri.
«La prevenzione comincia nell’infanzia – afferma il Presidente SIP Rino Agostiniani –. È lì che si formano comportamenti, si consolidano stili di vita, si pongono le basi biologiche della salute adulta. Ma perché la prevenzione funzioni, dobbiamo restituire centralità all’infanzia. E questo richiede un cambiamento di prospettiva: politico, culturale, sociale.» Una società che non investe nei bambini è una società che rinuncia al proprio futuro. E il tema della denatalità, che pure continua a far discutere, è solo la punta dell’iceberg. Se l’attuale tendenza demografica non cambierà, l’ultimo bambino italiano potrebbe nascere nel 2225: un dato simbolico – tratto dalle proiezioni teoriche Istat – che la SIP rilancia non tanto come allarme numerico, ma come sintomo di una crisi più profonda. «È il segno – continua Agostiniani – di un Paese che ha smesso di scommettere sulle nuove generazioni. Noi pediatri diciamo con chiarezza: non c’è futuro senza infanzia.»
Quattro giorni per raccontare la salute dei bambini
Dai progressi della medicina personalizzata ai disagi psichici dell’adolescenza, dall’impatto del cambiamento climatico alle diseguaglianze sociali e sanitarie. E ancora aggiornamenti su diabete di tipo 1, antibioticoresistenza, allattamento al seno, vaccinazioni, reti per il monitoraggio delle infezioni pediatriche, bassa statura. Sono alcuni dei temi su cui si confronteranno i pediatri nell’ambito di un programma ricco di letture magistrali, simposi scientifici, corsi pratici e sessioni dedicate ai temi emergenti.
Un’apertura tra città e scienza
La Cerimonia inaugurale si è svolta ieri con tre letture magistrali di forte impatto culturale e scientifico: “decifrare il microbioma intestinale” a cura di Alessio Fasano, direttore del Mucosal Immunology and Biology Research Center del Massachusetts General Hospital di Harvard, e tra i massimi esperti mondiali sul tema; il genetista Andrea Ballabio ha acceso i fari sulla ricerca biomedica come ponte tra clinica e laboratorio. Chiuderà il momento inaugurale lo scrittore Maurizio de Giovanni, con una lettura sulla Napoli narrata attraverso la scrittura: un omaggio alla città che ospita il Congresso. Nella giornata successiva, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi terrà una lettura magistrale dedicata ai bambini della città metropolitana.
Intelligenza artificiale, cybersicurezza e bioetica
Tra i temi più attesi, quello dell’intelligenza artificiale in medicina pediatrica: come può supportare il lavoro del pediatra? Cosa ne pensano ingegneri, bioeticisti, associazioni dei pazienti? Un simposio scientifico approfondirà il ruolo della IA nella ricerca clinica e nelle malattie rare, con gli interventi di Egidio De Benedetto e Carlo Sansone, due accademici di spicco nel campo dell’ingegneria dell’informazione presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, e la testimonianza di Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO (Federazione Italiana Malattie Rare). Completano la riflessione la lettura magistrale di Padre Carlo Casalone, docente di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica sul tema “etica dell’intelligenza artificiale”, e quella del Direttore della Polizia Postale Ivano Gabrielli sui rischi digitali per i minori.
Gli HOT TOPIC
Microbioma: l’istruttore invisibile del sistema immunitario. Nei primi 1.000 giorni di vita – dal concepimento ai due anni – il sistema immunitario riceve un addestramento fondamentale che può fare la differenza tra salute e malattia. A guidare questo “allenamento” è il microbioma, un ecosistema di microrganismi che si forma e si modella nei primissimi anni di vita. Nella sua Lectio Magistralis, il prof. Alessio Fasano spiega come agire sul microbioma in questa finestra critica rappresenti una forma di prevenzione primaria paragonabile a quella delle vaccinazioni. Parto cesareo, antibiotici, alimentazione squilibrata e stress precoce possono alterare questo addestramento, predisponendo il sistema immunitario a risposte inappropriate e infiammazioni croniche. È l’inizio di una nuova fase della prevenzione: il microbioma come marcatore precoce e bersaglio d’intervento per prevenire malattie come allergie, obesità, diabete, celiachia e disturbi del neurosviluppo.
Virus Respiratorio Sinciziale (VRS): una nuova era della prevenzione. Focus sui risultati epidemiologici della prima campagna nazionale di immunizzazione universale con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab, che cambia la storia della bronchiolite. Le esperienze delle regioni italiane, i dati e le esperienze internazionali. E ancora le prospettive in vista della prossima stagione epidemica saranno al centro di un confronto che unisce evidenze scientifiche ed esperienze operative.
Obesità grave infantile: oltre 100.000 bambini a rischio in Italia. Questa condizione può comportare la perdita di molti anni di vita rispetto a un coetaneo normopeso. Pressione alta, diabete, fegato grasso e disturbi psicologici sono solo alcune delle conseguenze già in età pediatrica. Intervenire subito fa la differenza. Oggi, accanto a dieta e movimento, arrivano anche nuovi farmaci prescrivibili dai 12 anni nei casi più gravi. Ma serve diagnosi precoce e un intervento multidisciplinare tempestivo.
Enuresi nei bambini: non è colpa loro, né passerà da sola: i falsi miti e i consigli per i genitori.
Fino a 1 bambino su 10 in età scolare soffre di enuresi notturna, ma nel 65% dei casi il disturbo non viene diagnosticato né trattato. Troppo spesso banalizzata come una fase transitoria, l’enuresi può compromettere la vita sociale, la qualità del sonno e l’autostima del bambino. Al Congresso SIP si accendono i riflettori su un problema ancora sottovalutato, con la diffusione di materiali informativi rivolti alle famiglie: i falsi miti da sfatare e i consigli pratici per affrontare il problema con strumenti adeguati e maggiore consapevolezza.
Non è solo un difetto visivo: la miopia cambia volto. Inizia prima, peggiora più rapidamente e può danneggiare in modo permanente la struttura dell’occhio. Aumentano i casi di miopia tra i bambini piccoli, e si affaccia la nuova categoria dei “premiopi”, bimbi a rischio ancor prima della diagnosi. Colpa anche degli stili di vita: troppe ore passate al chiuso, poca luce naturale, uso eccessivo di smartphone e tablet. Ma ci sono buone notizie: nuove terapie, come l’atropina a basso dosaggio e le lenti a defocus, se combinate, riescono a rallentare la progressione della miopia fino al 70% dei casi.