Presentata mozione per l’adesione al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)
La consigliera regionale indipendente Marì Muscarà ha presentato una mozione al Presidente della Regione Campania per promuovere una presa di posizione netta del Consiglio regionale e della Giunta a sostegno del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.
La mozione chiede un impegno concreto della Campania nella lotta per il disarmo nucleare globale e per la pace internazionale.
“Le armi nucleari rappresentano una delle più gravi minacce alla sopravvivenza dell’umanità. Nonostante la fine della Guerra Fredda, oltre 12 mila testate nucleari sono ancora presenti negli arsenali mondiali, e solo nel 2022 sono stati spesi 83 miliardi di dollari per il loro aggiornamento. Una follia che deve finire!” – ha dichiarato con fermezza la consigliera Muscarà.
Muscarà ha ricordato che l’Italia è vincolata al Trattato di Non Proliferazione (NPT), ratificato con la legge 131 del 1975, che impone agli Stati parte di impegnarsi per il disarmo nucleare. Tuttavia, nonostante questo impegno: “il Governo italiano continua a rifiutare di aderire al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), un accordo sostenuto da oltre 90 Stati e che ha come obiettivo l’eliminazione totale di queste armi di distruzione di massa”.
Con la mozione, la consigliera chiede alla Regione Campania di aderire all’Appello delle Città (ICAN Cities’ Appeal), promosso dall’organizzazione internazionale ICAN, Premio Nobel per la Pace nel 2017. “È nostro dovere sostenere questa campagna e schierarci a fianco delle oltre 90 città italiane, come Roma, Bologna e Torino, che hanno già aderito all’appello per un mondo libero da armi nucleari” – ha spiegato Muscarà.
La mozione impegna la Giunta regionale a firmare simbolicamente il TPNW per invitare il Governo italiano a riconsiderare la sua posizione, esplorando anche la possibilità di partecipare come Osservatore alla prossima Conferenza degli Stati Parte del Trattato. “Il disarmo nucleare è l’unica strada per garantire un futuro di pace e sicurezza per le generazioni future. Continuare a basare la sicurezza internazionale sulla deterrenza nucleare è un paradigma obsoleto e pericoloso” – ha concluso Muscarà.