Codice D97, per mutazioni genetiche. La consigliera Muscarà: “Tanti fondi della Regione, ma le strutture spendono poco. Presentata interrogazione: quanti sono i pazienti effettivi?”

“In mancanza di notizie certe e dopo l’ultima risposta incompleta e raffazzonata, sono stata costretta a presentare  una ulteriore interrogazione in Giunta, per avere dati certi  sui fondi per la prevenzione oncologica e in particolare quelli  riguardanti gli esami di prevenzione diagnostica effettuati con codice di esenzione D97 per le mutazioni genetiche – ha dichiarato la consigliera indipendente Maria Muscarà -. Dall’ultima “risposta non risposta” senza dati certi e senza monitoraggio si evince con certezza una sola cosa, i fondi finiscono in un unico calderone, in un “fondo unico”. Più correttamente direi un “fondo senza fondo”! A fronte di numeri veramente bassissimi di servizi offerti ai pazienti in codice D97, ho chiesto questa volta quale sia il numero totale dei pazienti esenti con il codice di esenzione D97 in Regione Campania (diviso per genere) e quanti sono stati gli esami erogati nelle strutture pubbliche ed in quelle private. Non è possibile che per il codice D97 ci siano numeri così bassi per gli screening e prevenzione, ad esempio per l’ecografia della mammella: 114 prestazioni in un anno, per la colonscopia, 10 in un anno, neanche 1 al mese! Hanno dato i numeri!
Bisogna fare luce su quest’altra vicenda e capire che uso si fa dei nostri soldi, ricordando che la spesa sanitaria è l’80% del bilancio Regionale! – conclude la consigliera Muscarà.