Specialistica ambulatoriale e Capacità operativa massima (Com): si cambia. Sì dell’assessore Cinque alla modifica della delibera quadro del 2006. Favorevole anche il presidente della commissione Bilancio Franco Picarone.

Specialistica ambulatoriale e Capacità operativa massima (Com) delle strutture sanitarie campane accreditate con il Servizio sanitario regionale: l’auspicato adeguamento delle normative regionali ai profili professionali dell’Area Tecnico – Sanitaria (che spalanca le porte a nuove assunzioni delle professioni sanitarie nell’ambito delle strutture che erogano prestazioni delle branche a visita) si farà. A confermarlo è stato nel pomeriggio di oggi Ettore Cinque, assessore regionale al Bilancio intervenuto al convegno promosso all’Aula Tiempo del Centro direzionale da Franco Ascolese presidente dall’Ordine interprovinciale delle 18 professioni sanitarie Tsrm Psrtp di Napoli, Avellino Benevento e Caserta e da Pierpaolo Polizzi presidente Aspat, Associazione di categoria della Sanità privata accreditata.
Nel merito ad essere emendata sarà la delibera regionale 491 del 2006 che disciplina la dotazione strutturale, strumentale e di personale che sottende il calcolo delle Com e che attualmente esclude dagli assetti erogativi nelle branche specialistiche e diagnostiche, i Tecnici di neurofisiopatologia, gli Ortottisti (presi in considerazione solo nell’area della riabilitazione), i Tecnici audiometristi, i Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, i dietisti, i Tecnici ortopedici e i tecnici audioprotesisti, garantendo la presenza solo dei Tecnici di radiologia e dei Tecnici di laboratorio e, in via facoltativa, degli Igienisti dentali negli ambulatori odontoiatrici.
“La norma – ha sottolineato l’assessore Cinque – alla luce delle nuove prospettive disegnate dalle regole della concorrenza e del mercato per gli accreditamenti e a fronte delle recenti evoluzioni della formazione e alla luce della nasvita, nel 2018, dell’Ordine unico, va oggi rivista e sicuramente adeguata in base anche alle proposte che proverranno dal mondo delle professioni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Commissione Bilancio Franco Picarone che ha raccolto l’invito di Ascolese e Polizzi a partecipare al tavolo. Assicurato anche da Picarone il massimo impegno per una celere modifica della delibera 491 del 2006. “Siamo pienamente disponibili a integrare la norma del 2006 e a garantire un adeguamento delle Com contemperando l’impiego delle professioni oggi assenti. Un cammino che faremo insieme a chi ci ha invitati a partecipare a questo tavolo.
“Entro il 31 marzo 2024 – ha aggiunto Cinque – in base al recepimento delle norme europee, dovremo rivedere la disciplina delle autorizzazioni e degli accreditamenti, garantendo la concorrenza tra le strutture, in entrata e in uscita dal regime di convenzione e adeguando i contratti con le Asl. In quell’ambito sarà necessario anche adeguare le regole delle Com raccogliendo le istanze delle professioni. Nella Conferenza Stato Regioni si sta provando a prendere tempo ma la strada è ormai tracciata”. Il primo aprile inoltre sarà al debutto il nuovo nomenclatore dalle specialistica che apre a nuove regole e all’adeguamento delle tariffe e dei codici Lea. “La tecnologia, la digitalizzazione, il Cup unico per pubblico e privato accreditato già oggi attivo – ha infine aggiunto l’assessore Cinque – saranno la bussola del cambiamento. Il presidente De Luca è sempre stato sensibile alle istanze provenienti dal mondo delle professioni e sicuramente accoglierà l’esigenza di dare più spazio operativo alle professioni ordinistiche visto che nel 2006 ancora non esistevano alcuni di questi profili professionali”.
“Per noi che abbiamo posto da mesi la questione sui tavoli regionali – ha commentato il presidente Franco Ascolese – si tratta di un’apertura storica che qualifica la pari dignità dei 18 profili professionali rappresentati, riconosce il lavoro già oggi svolto dai colleghi nel pubblico e nel privato-privato ma assenti nel settore accreditato e riconosce l’impiego dei colleghi che oggi lavorano come fantasmi in prossimità del paziente senza alcun riconoscimento formale e sostanziale”. Il lavoro di revisione sarà rapido anche perché si tratta di aggiungere un rigo a pagina 20 della vecchia delibera 491 del 2006 per indicare, nell’assetto erogativo delle strutture sanitarie accreditate nell’ambito delle branche a visita, anche la presenza di “un tecnico laureato con specializzazione nella disciplina della singola branca specialistica”. Dicitura che oggi invece manca dando spazio solo alle figure mediche. Più complessa la partita dell’adeguamento dei tetti di spesa in base alle nuove Com sollevata da Polizzi che ha sottolineato l’insufficienza dei volumi di prestazioni riconosciute e remunerate in base a quelle materialmente erogate dai centri su richiesta dei prescrittori. Prestazioni eccedenti i tetti dunque per una sottostima del fabbisogno e che potranno essere riconosciute solo con la fuoriuscita della Campania dal Piano di rientro.
Sono intervenuti alla tavola rotonda oltre a Cinque, Picarone, Polizzi e Ascolese, anche Sergio Crispino, presidente Aiop Campania, Roberto Dezio, legale dell’Ordine, Rosa Iodice docente associato della Federico II in Neurologia e responsabile qualità del Corso di studi per tecnico di Neurofisiopatologia.

Sono intervenuti oltre a Cinque, Polizzi e Ascolese, Franco Picarone presidente della Commissione Bilancio, Sergio Crispino, presidente Aiop Campania, Roberto Dezio, legale dell’Ordine, Rosa Iodice docente associato della Federico II in Neurologia e responsabile qualità del Corso di studi per tecnico di Neurofisiopatologia.