‘Innovazioni migliorano vita pazienti, ma servono finanziamenti’
FIRENZE
(ANSA) – FIRENZE, 08 NOV – “Bisogna finanziare meglio la sanità per raccogliere dal punto di vista organizzativo le innovazioni dirompenti nell’ambito oncologico”.

Claudio Zanon

Lo ha affermato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, in occasione dell’evento ‘Onconnection Stati Generali Centro – Lazio, Marche, Toscana, Umbria’ oggi a Firenze. “Il Piano nazionale oncologico è stato sicuramente un primo passo importante, ma è un piano non finanziato”, ha aggiunto. Secondo Zanon “è importante, dopo che Ema ha dato la possibilità di immettere sul mercato una serie di farmaci, alcuni dei quali davvero dirompenti perché in grado di cambiare non solo la qualità della vita, ma anche l’aspettativa di vita di molti pazienti, che in Italia si accelerino i processi di introduzione di questi farmaci e che l’organizzazione delle Istituzioni e delle Aziende ospedaliere in primo luogo, ma anche delle Asl, dei clinici che ne sono a conoscenza e dell’organizzazione nel suo complesso, li possano prescrivere immediatamente ai pazienti”. Oggi, ha spiegato il direttore scientifico di Motore Sanità, “la grande evoluzione è che dall’oncologia classica si passa all’oncologia mutazionale dove l’analisi del Dna, grazie anche nuovi strumenti come il Next Generation Sequencing, ci permetterà di individuare molto più facilmente quelli che sono le mutazioni genetiche che creano il tumore, e creare dei farmaci specifici per esso. Questo significa avere una terapia sempre più personalizzata, sempre più mirata solo al tumore risparmiando le cellule, sane cosa che la chemioterapia spesso non faceva. Questo significa aumentare il numero di persone che possono guarire, e questo significa aumentare la qualità di vita dei pazienti con tumore, avere molte persone che sono state malate di tumore e che sono guarite, o altri che vivono con il proprio tumore ma per lunghissimo tempo”.