(H)Open Day Salute Mentale, l’A.O.U. “L. Vanvitelli” al fianco dei pazienti nel ricordo della psichiatra Barbara Capovani. Il direttore generale Ferdinando Russo: «I nostri specialisti sono pronti ad assistere chi soffre, in troppi non chiedono aiuto per paura dello stigma».

È stata una giornata dedicata alla salute mentale, nel ricordo della dottoressa Barbara Capovani, quella celebrata dal Dipartimento di Psichiatria (sito in Largo Madonna delle Grazie) e dalla Psichiatria d’Urgenza (sita in Piazza Miraglia, Padiglione 2 Lato Est, 4° piano) dell’A.O.U. Luigi Vanvitelli. Nell’ambito dell’(H)Open Day Salute Mentale che ha coinvolto gli ospedali con il Bollino Rosa, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli ha voluto sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e sull’esigenza di favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche. «La pandemia Covid-19 – ricorda il direttore generale Ferdinando Russo – ha acuito molto la sofferenza psichica, portando ad un aumento di ansia, depressione, disturbi del sonno, panico ed effetti post-traumatici da stress. Con questa giornata abbiamo voluto lanciare un messaggio forte affinché si comprenda l’importanza del chiedere aiuto, ma anche per ribadire che i nostri specialisti sono pronti a sostenere le famiglie e gli utenti che vivono delle difficoltà. Ancora oggi, troppe persone non chiedono aiuto a causa dello stigma sociale». I disturbi psichici, è bene ricordarlo, impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone tutti gli ambiti, personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Sono soprattutto gli adolescenti a manifestare grande disagio.