Firmato il contratto dei medici: 289 euro in più a 135 mila camici bianchi. Anche 6 mila euro di arretrati a testa.

“Per mettere fine al grave ritardo accumulato negli ultimi anni il governo Meloni si era impegnato da subito ad accelerare il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2019-2021 e personalmente ho assicurato ai sindacati il pieno sostegno alle giuste aspettative dei lavoratori. L’accordo di oggi è un risultato importante che introduce novità significative sia sul piano economico che per le condizioni di lavoro. È un punto di arrivo ma anche di partenza. Ora è necessario programmare con il Mef le risorse per il rinnovo del biennio 2022-2024 per non accumulare ulteriori ritardi. Accanto a ciò prosegue il nostro impegno per il rilancio del comparto sanitario pubblico: stipendi più alti e una migliore organizzazione del lavoro per rendere di nuovo attrattive le professioni sanitarie e colmare la carenza di medici e infermieri nel servizio sanitario pubblico”. È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Ecco le principali novità previste dal contratto:
• È stato eliminato l’articolo che consentiva alle aziende sanitarie di chiedere ai medici di lavorare gratuitamente per un numero illimitato di ore oltre le 38 a settimana previste da contratto, in virtù di una retribuzione di risultato irrisoria (in media 3mila € lordi l’anno). Quindi, viene sancito il principio per cui tutte le ore eccedenti l’orario di lavoro debbano essere recuperate o, in caso di impossibilità, retribuite.
• È stato posto un tetto massimo ai turni notturni (non più di 5) e/o di pronte disponibilità (non più di 10) che potranno essere richiesti a ciascun dirigente al mese. In ogni caso, la somma mensile di notti e pronte disponibilità non può essere superiore a 12.
• La sede di lavoro sarà definita con precisione nel contratto individuale: ai medici quindi non sarà più richiesto di effettuare turni in strutture distanti anche decine di chilometri tra loro.
• Le aziende sanitarie saranno obbligate a dare gli incarichi professionali e gestionali a tutti i dirigenti.
• I fondi contrattuali vengono blindati e dovranno essere utilizzati integralmente entro l’anno per le finalità previste. Dunque non sarà più possibile spostare risorse da un fondo all’altro come fatto finora, pagando ad esempio gli straordinari dei medici con i soldi destinati agli avanzamenti di carriera dei medici stessi.
• Gli aumenti previsti sono pari al 3,78% (come per tutto il personale della Pubblica amministrazione): in media ogni medico guadagnerà circa 150 euro lordi in più al mese. Inoltre verranno pagati tutti gli arretrati, pari mediamente a circa 10.800 euro lordi.
• Sono state migliorate nettamente le relazioni sindacali, ridando centralità al ruolo dei rappresentanti dei dirigenti all’interno delle aziende.

  • Migliorato anche il patrocinio legale: in caso di contenzioso il medico potrà scegliere un avvocato di fiducia previa autorizzazione dell’azienda, ma un eventuale diniego dovrà essere motivato.