In Campania mancano diecimila infermieri. E’ l’allarme lanciato dall’Opi Napoli in una lettera inviata con urgenza al Presidente della Regione Vincenzo De Luca. Il deficit d’infermieri denunciato nell’ultimo rapporto Crea (70mila unità) porta la Campania a superare di molto il buco delle sei mila unità. Ma considerando i nuovi pensionamenti e le risorse umane necessarie per “mettere a terra” micro ospedali, case di comunità e quanto previsto dal Pnrr nella revisione territoriale del Sistema sanitario nazionale. “Sono numeri impietosi, che collocano la Campania tra le regioni d’Italia con il più grave buco di personale infermieristico”, sottolinea Teresa Rea, presidente dell’Ordine degli infermieri di Napoli nella missiva urgente inviata al presidente De Luca, dopo i dati pubblicati nella XI edizione del rapporto CREA (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità). “Chiediamo ai vertici della Regione un incontro per affrontare il problema legato alle carenza, ma anche per programmare un’assistenza territoriale equa e appropriata per la quale servono più infermieri e più qualificati. Il rapporto Crea Sanità – aggiunge Rea – ha scattato una fotografia di un’Italia divisa in due, con Regioni tutte del Centro-Nord in cui l’assistenza sicuramente è migliore e Regioni – tra cui tutte quelle del Sud – che invece sono assolutamente penalizzate e indietro per poter garantire quasi tutte le dimensioni analizzate dal rapporto: appropriatezza, equità, sociale, innovazione, esiti, e dimensione economico-finanziaria”.